venerdì 22 febbraio 2013

Le scarpe rosse - Joanne Harris

*** Attenzione: se avete intenzione di leggere il libro ... beh, non andate avanti a leggere la recensione, o vi rovinate la sorpresa! ***


Penso di non aver mai letto con così tanta ansia un libro.
E' bellissimo, ben scritto, ancora più intenso di "Chocolat", ma terribilmente inquietante.

E' un libro tutto al femminile, grazie anche alle voci narranti esclusivamente di donne. 
C'è un contrasto fortissimo fra le parti raccontate da Zozie, scoppiettanti e colorate, ma che ti lasciano dentro un disagio enorme; quelle narrate da Anouk, con i frequenti sbalzi d'umore tipicamente adolescenziali, e per di più ulteriormente scombussolati da un riavvicinamento alla magia; e quelle narrate da Vianne, inizialmente grigie e piatte, poi sempre più colorate e magiche ... guarda caso dopo l'arrivo di Roux.
E, sebbene non narrante, incredibile è la forza con cui Rosette si impone in ciascuna pagina, con il suo sorriso, con la magia che la circonda, con i giochi in cui coinvolge chiunque le sia accanto.

Fin dalle prime pagine, ti rendi conto della minaccia rappresentata da Zozie, ma ti accorgi anche che è l'unica che può far uscire Vianne dall'apatia di cui è caduta vittima, ufficialmente per proteggere le sue figlie. Ma, nonostante tutto, non riesci a leggere serenamente pagina dopo pagina, devi divorarle per vedere se alla fine la vera Vianne riuscirà a recuperare il rapporto perso con la figlia e a liberarsi dell'incomoda "amica", che certo non vuole il suo bene.

E intorno a queste donne, tutta una serie di altri personaggi, piccoli e grandi, simpatici o antipatici, che aiutano a creare un'atmosfera dalla quale non riesci a stare fuori, della quale ti senti concretamente parte: mentre leggi, hai la sensazione di essere seduta su una delle vecchie poltroncine nella chocolaterie, con in mano un mendiant, o una tazza di cioccolata aromatizzata, a sorridere con Nico e Alice, o a giocare con Rosette, a guardare le foto scattate da Jean-Loup, ...

Ci sono però delle note stonate, in questo libro: Michèlle, che salta fuori dal passato; lo stesso Roux, alle prese con la scoperta della paternità e alla ricerca di un amore lontano ormai 4 anni ... 
Per quanto il mio cuore inguaribilmente romantico abbia esultato al vedere il quadretto familiare, la parte di me che si è affezionata ai personaggi ... è rimasta un po' delusa da questa fine un po' troppo mielosa e scontata... così stridente con il resto della storia!

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