lunedì 11 febbraio 2013

La bastarda di Istanbul - Elif Shafak

Nonostante mi sia piaciuto moltissimo, mi risulta difficile recensire questo libro, che ho divorato in un pomeriggio invernale assolato ma gelido.
Una città che ho conosciuto e che ho imparato ad amare, Istanbul, piena di contraddizioni e di diversità da quartiere a quartiere; un mondo eclettico, quello che popola Istanbul e che in questo libro è racchiuso all'interno di un'unica famiglia; l'anima musulmana, l'anima cristiana, quella più occidentale, quella più legata alle tradizioni mediorientali: una donna per ciascun carattere.
Il genocidio degli armeni è l'asse portante del libro, ma in maniera estremamente naturale, senza voler per forza esprimere un giudizio, senza voler attribuire delle colpe o dare dei meriti. E' solo un ricordo, un ricordo prezioso sia per i turchi che per gli armeni.
Ma il tentativo di riscatto - l'unico possibile, perchè mostra radici comuni -  da un passato ingombrante viene tacitato dagli scrupoli di coscienza e dalla debolezza di chi - in un certo momento - avrebbe la possibilità di intervenire attivamente per modificare lo status quo.
Ma per modificare lo status quo storico serve una buona dose di coraggio ... e non sempre se ne ha a disposizione.

Nessun commento:

Posta un commento