sabato 23 febbraio 2013

Il giardino delle pesche e delle rose - Joanne Harris

!!! Allarme SPOILER !!!

E' scivolato via leggero e veloce, come una casa galleggiante sulla Tannes, questo libro caldo e speziato come una tazza della cioccolata di Vianne o del te alla menta di Omi.

Fin dalle prime pagine, chi ha già conosciuto Vianne si sente a casa, là a Lansquenet; tornano i personaggi familiari - di cui Le scarpe rosse hanno fatto sentire la mancanza - e anche quelli nuovi sembrano adattarsi perfettamente al ricordo che abbiamo del villaggio: accogliente ma solo finchè rispetti regole che in realtà non sono scritte da nessuna parte, ma viaggiano di bocca in bocca come pettegolezzi; chiuso ed orgoglioso, sprezzante nei confronti del diverso che non vuole adattarsi alla vita patinata proposta da Caroline Clairmont.

Due comunità che si confrontano e si affrontano; e in mezzo a tutti, a fare paradossalmente da ponte, una straniera e Monsieur le Curé, le due voci narranti che ritroviamo da Chocolat.
Vianne, che è tornata quella di un tempo, anche se più matura, alle prese anche con problemi "comuni" (una vita familiare che vacilla, gelosie molto femminili, i problemi dati da una figlia adolescente e da una più piccola della sua età). 
E poi Francis Reynaud: una personalità forte messa in crisi dagli eventi, ma mai piegata fino in fondo; una figura che cerca la via per un riscatto, per una riconciliazione ... con se stesso, prima ancora che con il paese e con gli abitanti de Le Marauds.

Meno forte la presenza di Anouk, persa fra i suoi amori adolescenziali e i suoi gadget elettronici, sempre alla ricerca di un po' di corrente per caricare l'ipod o cercare notizie di Jean-Loup su Facebook; sostituita però da quella di Rosette, così diversa, ma così simile, sempre in compagnia del suo amato Bam e di Maya, che sembra quasi diventare essa stessa un'amichetta immaginaria sempre alle calcagna dell'altra.
Resta in disparte anche Roux, che questa volta - però - arriva al momento giusto; un attimo prima e si sarebbe ricaduti nello smielato come nel libro precedente; un attimo dopo e tutto sarebbe andato a rotoli, senza di lui.

Ma questa volta la Harris ci lascia così, davanti ad una porta chiusa, con il vento che sta di nuovo cambiando e i colori che danzano e si confondono insieme a Pantoufle e Bamboozle .....

Nessun commento:

Posta un commento